La parola a chi conosce le persone che convivono con la BPCO

Dall’esperienza maturata nell’affiancare moltissime persone affette da questa patologia, la Dr.ssa Simona Barbaglia, presidente dell’Associazione Respiriamo Insieme-APS, ci parla di come si convive con la BPCO e di quali siano i reali bisogni di chi è affetto da questa patologia, dandoci anche tanti buoni consigli, tutti da ascoltare.

Dr.ssa Simona Barbaglia
Presidente Associazione Nazionale Pazienti Respiriamo Insieme-APS

Marco da Firenze
Paziente BPCO

Mario da Roma
Paziente BPCO

La BPCO è una malattia cronica e per convivere al meglio con questa patologia segui questi 10 consigli e condividili con chi ti sta vicino. Ma non dimenticare mai che il tuo medico può dartene sempre di migliori conoscendo più a fondo il tuo caso.

 

10 Buoni consigli per vivere ogni giorno al meglio con la BPCO

1. Aderenza terapeutica: il promemoria che non può mancare
È la prima regola: i farmaci prescritti vanno presi ogni giorno secondo le modalità indicate. Con una patologia cronica è facile dimenticarsi o perdere la voglia di curarsi quotidianamente: condividi con i tuoi caregiver i momenti in cui devi prendere un farmaco, in modo che possano aiutarti a ricordarli, e imposta dei promemoria sul tuo cellulare.

2. Non basta che smetti di fumare: meglio se lo fate tutti
Che devi smettere di fumare lo sai già. È importante, però, che anche chi ti sta vicino ti aiuti come può in questa difficile missione. In casa non dovrebbero entrare sigarette, per evitarti tentazioni, e gli ambienti dovrebbero essere privi di fumo, in modo da non farti assumere quello passivo. Insomma, è più facile smettere di fumare se diventa una decisione condivisa.

3. Attività fisica: basta poco per respirare meglio
Durante le attività quotidiane puoi sentire che ti manca il fiato: è sgradevole, ma la cosa peggiore che puoi fare è evitare l’attività fisica. Svolgila con la maggiore frequenza possibile, allenati salendo le scale o camminando per 20 minuti al giorno senza forzare il passo. Ricorda che respirare a labbra socchiuse aiuta a riprendere fiato e assumere la terapia per la BPCO prescritta può alleviare il fastidio. Attenzione però, se la mancanza di fiato peggiora o non scompare, consulta il tuo medico: ti indicherà un programma di riabilitazione personalizzato.

4. Dieta: dimmi cosa mangi e ti dirò come respiri
Nella BPCO essere sottopeso aumenta rischio di mortalità rispetto al sovrappeso e addirittura rispetto a una lieve obesità. Un’alimentazione sana deve diventare, quindi, un’abitudine per un malato cronico. I medici consigliano normalmente di consumare 3-4 pasti al giorno; se non ti senti in forma dilaziona in 5-6 volte il tuo fabbisogno giornaliero con porzioni più piccole e, se ti senti subito sazio, non bere acqua durate i pasti ma idratati nel resto della giornata. Se hai perso peso involontariamente chiedi al tuo medico se hai bisogno di una dieta speciale.

5. Non esiste un vaccino contro la BPCO, ma è importante vaccinarsi
La BPCO è sempre a rischio di riacutizzazioni, quindi, come dice il detto, è meglio prevenire che curarsi di più di quello che già fai. Hai questa possibilità. Avendo una patologia cronica ti è garantita gratuitamente la possibilità di essere protetto da alcuni virus che potrebbero peggiorare la tua salute (influenza, pneumococco, RSV, zoster).

6. Come si sta bene a casa quando fuori fa freddo…
Anche l’ambiente di casa può influenzare la tua BPCO. Ti consigliamo di regolare la temperatura degli ambienti intorno ai 18-22°C, di prestare particolare attenzione all’umidità (giusto tasso 40-60%), mediante un umidificatore o una vaschetta di acqua sul termosifone, e di aerare gli ambienti, aprendo per pochi minuti la finestra per cambiare l’aria viziata. Attenzione anche ai prodotti che usi in casa: evita di usare prodotti chimici molto forti come lucidanti e vernici poiché possono irritare le vie aeree.

7. Arriva l’estate ma la BPCO resta: quali comportamenti adottare?
Il caldo e l’afa estiva possono acuire la sensazione di mancanza di fiato, soprattutto per chi ha la BPCO. Per contrastarla, basta seguire semplici precauzioni, come uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, indossare un abbigliamento leggero e comodo. In casa, se hai l’aria climatizzata, è bene che non sia più bassa di 5°C rispetto all’esterno e, in assoluto, non inferiore ai 24°C.

8. In vacanza, meglio il mare o la montagna?
In generale, è meglio orientarsi sul clima più fresco della montagna, sfruttando anche la minor quantità di ozono presente nell’aria in modo da ridurne l’impatto pro-infiammatorio sulle vie aeree. Anche la campagna è consigliata, mentre è opportuno andare al mare solo quando il caldo non è eccessivo e di programmare eventuali visite culturali alle città d’arte in periodi dell’anno con clima mite, come la primavera o l’autunno.

9. Con la BPCO si può volare, basta sapere come.
Con la BPCO è sempre buona regola parlare con il proprio medico prima di pianificare un viaggio, soprattutto in aereo. L’aria in volo contiene meno ossigeno rispetto a quella che respiriamo normalmente: un minore livello di ossigeno nel sangue può provocare malessere e pericoli per la salute durante o dopo il viaggio! Per prevenirli, potrebbe essere necessaria l’ossigenoterapia durante il volo anche per chi normalmente non ne ha bisogno: per scoprirlo c’è il test dell’ipossia indotta o di idoneità al volo. Se si ha bisogno di ossigenoterapia, sarà poi necessario contattare la compagnia aerea con cui si viaggia: alcune forniscono ossigeno terapeutico, spesso a pagamento, altre permettono al paziente di portare a bordo il proprio concentratore di ossigeno portatile.

10. Ti senti giù? Parlane con il tuo dottore.
I pazienti con BPCO hanno un rischio quasi del 60% più alto del riacutizzarsi della malattia se soffrono di depressione o di ansia, patologie che facilitano uno stile di vita non sano (fumo, dieta non idonea, sedentarietà). Se la persona ha scarsa autostima e si chiude in sé, non sempre è soltanto a causa della malattia polmonare: occorre curare la mente, seguendo i consigli e le eventuali terapie indicate da uno specialista.